Mastopessi

Anestesia Durata Convalescenza Ritorno al sociale
Generale 2/3 ore 1 giorno 2 settimane
Consenso informativo SICPRE

Obiettivo dell’intervento di mastopessi

L’obiettivo dell’intervento di mastopessi è quello di rimodellare il seno, sollevandolo e migliorandone la forma senza variare le dimensioni. Può essere eseguita in associazione alla mastoplastica additiva con protesi, se si desidera anche un ingrandimento del seno.

Considerazioni generali sulla mastopessi

Con il passare degli anni il seno tende a svuotarsi e ad abbassarsi. La componente ghiandolare si riduce progressivamente mentre quella adiposa, meno solida e compatta, prende lentamente il suo posto. La pelle allo stesso tempo non svolge più la sua funzione di sostegnoa causa della sua sempre minore tonicità ed elasticità. Una simile condizione può verificarsi anche in giovane età in seguito ad una gravidanza o ad un dimagrimento eccessivo.
La ptosi non é comunque solo un problema di armonia della figura corporea . Una donna con un seno cadente e vuoto non vive affatto bene la propria femminilità e vita di relazione.
L’intervento di mastopessi non interrompe la continuità tra ghiandola residua, dotti galattofori e capezzolo. La funzione mammaria dell’allattamento non viene quindi impedita, ma solo teoricamente ridotta.
La mastopessi, a seconda del grado di ptosi mammaria e quindi della tecnica che può essere utilizzata, lascia in ogni caso delle cicatrici permanenti anche se generalmente poco evidenti, di varia estensione. Queste vengono comunque facilmente  nascoste in un reggiseno o in un costume da bagno. Le sofisticate tecniche di sutura a soli punti interni fanno normalmente in modo che tali cicatrici  si presentino col tempo molto sottili e sfumate. Una scadente cicatrizzazione, sia nella durata che nella qualità, dipendente da una specifica tendenza della cute della paziente può difficilmente essere prevista.
Il beneficio di forma e consistenza mammaria compensa indiscutibilmente il problema cicatriziale.

Casi in cui è indicato l’intervento di mastopessi

  • Quando il seno è cadente, molle e rilassato, con pelle in eccesso,  i capezzoli  puntano verso il basso e  la piega sottomammaria è abbondantemente coperta.
  • In presenza di svuotamento accompagnato da un rilassamento del seno, a causa di repentino dimagrimento, gravidanza, allattamento, fotoesposizione, ipersviluppo puberale od invecchiamento.

Tale  condizione viene comunemente definita ptosi mammaria.
Se la distanza tra il solco sottomammario e la parte finale del seno é di 1 o 2 centimetri, significa che la ptosi é lieve; si parla di ptosi media se la distanza é compresa tra i 2 ed i 4 centimetri e di ptosi elevata se invece supera i 4 centimetri.

Età in cui è possibile sottoporsi alla mastopessi

Normalmente l’intervento viene eseguito in donne di 30-40 anni, ma l’intervento è possibile dopo la normale maturazione fisica, vale a dire dopo i 18/20 anni. Il difetto, infatti, non si presenta solo con l’invecchiamento ma  anche dopo dimagrimento, gravidanza, allattamento, fotoesposizione, ipersviluppo puberale.
In tutti i casi non è consigliabile programmare l’intervento se si sta cercando una gravidanza o a meno di 1 anno dalla fine dell’allattamento.

Periodo dell’anno più indicato per l’intervento

L’intervento può essere eseguito in qualsiasi periodo dell’anno, si preferisce però evitare i mesi centrali dell’estate (Luglio ed Agosto): il caldo, infatti, favorisce l’edema (gonfiore) e rende scomodo il reggiseno elastico che va portato dopo l’intervento.

Dalle dimissioni alla guarigione post operatoria

Prima della dimissione vengono rimossi i drenaggi e viene applicata una medicazione con cerotti sulle sole ferite.  Quindi si indossa un normale reggiseno per lo sport, a fascia o a criss-cross, preferibilmente allacciato davanti. Questo deve essere mantenuto giorno e notte per 30 giorni.
Normalmente tutte le suture sono eseguite solo con punti profondi e non vi sono quindi punti esterni da rimuovere.  Nei casi in cui è richiesta la sutura esterna questa viene rimossa dopo 7-14 giorni. Si possono presentare lieve gonfiore ed ecchimosi per 1-2 settimane, con eventuale dolore al petto ed ai movimenti delle braccia. Per questo motivo è necessario evitare sforzi  e movimenti ampi delle braccia per le prime 2 settimane. Praticare una pulizia completa del proprio corpo (è preferibile una doccia) solo dopo la rimozione totale dei punti di sutura. E’ possibile riprendere attività sportive dopo almeno  un mese ed in maniera graduale.  E’ consigliabile dormire in posizione supina per un mese. E’ importante evitare l’esposizione diretta al sole delle cicatrici per almeno 2-3 mesi
Non fumare durante la convalescenza:  il fumo, infatti, ostacola il  normale processo di guarigione delle ferite oltre a ridurre il flusso di sangue dei tessuti determinando necrosi.

Il risultato della mastopessi

Per valutare il risultato definitivo dell’intervento di mastopessi ci vogliono almeno 3-4 mesi, il tempo necessario perché il seno possa assumere la sua forma più naturale.
L’intervento lascia inevitabilmente delle cicatrici. Più precisamente residuano: una cicatrice periareolare, una cicatrice verticale tra areola e solco sottomammario e, a seconda della necessità, una cicatrice nel solco sottomammario. L’estensione delle cicatrici non dipende dalla semplice scelta dalla tecnica ma dalle condizioni di partenza della mammella che ne determinano la scelta. Solitamente queste cicatrici non creano problemi in quanto normalmente molto sottili e lineari nonché facilmente occultate da un comune reggiseno o da un bikini. L’intervento di mastopessi ha effetto duraturo però, ovviamente, il seno sarà sempre soggetto ad un abbassamento naturale, nel corso degli anni dovuto all’età ed alla forza di gravità.

Complicazioni e rischi della mastopessi

La mastopessi è un intervento chirurgico sicuro, che tuttavia può comportare complicanze postoperatorie sgradevoli, ed in grado di prolungare notevolmente il processo di guarigione. Alcune pazienti, come ad esempio le fumatrici, hanno un rischio sensibilmente più alto di andare incontro a problemi.

In rari casi residuano cicatrici evidenti, arrossate e rilevate, sgradevoli da un punto di vista estetico. E’ questo il caso delle cicatrici ipertrofiche e dei cheloidi. Per prevenire tali cicatrici esistono diverse metodiche basate sull’uso di cerotti e creme specifiche. Tuttavia per correggere queste cicatrici spesso si rende necessario un ritocco chirurgico, che però potrà essere eseguito ambulatoriamente in anestesia locale.

L’asimmetria non costituisce una complicanza vera e propria, perchè piccole differenze tra le mammelle, in forma o dimensione, sono assolutamente normali ed impossibili da eliminare completamente quando pre-esistenti. Se dopo la riduzione del seno si notano differenze marcate tra una mammella e l’ altra è in genere necessario effettuare una revisione chirurgica, normalmente a distanza di almeno sei mesi dal primo intervento.

Tutti gli interventi chirurgici, mastopessi inclusa, prevedono un rischio di sanguinamento intra e postoperatorio. Nella maggior parte dei casi, il sanguinamento causa la formazione di un ematoma (una raccolta di sangue all’interno di una mammella), che richiede di essere drenato.

Sebbene sia raro che si verifichino infezioni estese, nel caso della mastopessi non è infrequente lo sviluppo di piccole infezione localizzate, in corrispondenza delle suture, che possono causare la riapertura delle ferite e ritardare notevolmente la guarigione completa.   In questo caso si rende necessario un trattamento antibiotico ulteriore e specifico,  accompagnato da medicazioni frequenti delle ferite. A guarigione avvenuta è necessario valutare la qualità finale delle cicatrici, e la possibilità di una revisione chirurgica se queste non sono della qualità attesa.

Dopo una mastopessi sono rarissimi problemi di apporto ematico in grado di causare la perdita totale o parziale del complesso areola-capezzolo, necrosi di tessuto mammario cutaneo, ghiandolare o adiposoIl rischio è maggiore nelle fumatrici.

La riduzione o perdita completa della sensibilità del capezzolo è transitoria anche se molto comune immediatamente dopo la mastopessi. Nella maggior parte delle donne la sensibilità migliora nel giro di pochi mesi, anche se può richiedere fino ad un anno per un recupero completo. In rarissimi casi, tuttavia, la perdita di sensibilità può essere permanente, ed accompagnarsi alla perdita della capacità erettile del capezzolo.

Costi della mastopessi

Per conoscere i costi dell’intervento di mastopessi consulta il documento “Il costo della bellezza” o contatta il Dott. Antonello Tateo.

Durata e anestesia

L’intervento di mastopessi dura dalle 2 ore alle 3 ore e mezza. Normalmente il ricovero è di 24 ore comprendendo una notte di degenza.

Anestesia generale.

In pazienti selezionati possono essere praticate tecniche con cicatrici ridotte e di conseguenza interventi che vengono condotti in Anestesia Locale con sedazione.

Preparazione pre-operatoria

Come preparazione all’intervento sono necessari un esame clinico, alcuni esami di laboratorio ed un elettrocardiogramma.

  • Presentarsi in clinica senza make up o creme colorate (fondotinta, terra, fard ecc..)
  • Rimuovere lo smalto mani e piedi.
  • Depilare le zone vicino al sito dell’intervento.
  • Evitare lampade UVA negli ultimi sette giorni.
  • Sospendere il fumo almeno due giorni prima.
  • Se si soffre di herpes recidivante eseguire la profilassi indicata dopo consulto medico.
  • Segnalare al medico eventuali stati febbrili ed assunzione di antinfiammatori o altri farmaci negli ultimi sette giorni.
  • Evitare assunzione di alcoolici la sera prima dell’intervento.
  • Seguire una dieta leggera la sera prima dell’intervento e dopo la mezzanotte non ingerire ne cibi solidi ne liquidi.
  • Portare con sè documentazione completa di eventuali patologie e terapie relative.
  • Non sospendere alcuna terapia in corso prima di aver consultato il medico.

NON ASSUMERE ASPIRINA o ALTRI Antinfiammatori per 2 settimane prima e 2 settimane dopo l’intervento.

Alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali si consiglia di interrompere l’assunzione di tali farmaci un mese prima dell’intervento.

Raccomandazioni post-operatorie

  • Al momento della dimissione si rimuovono i drenaggi e la medicazione e quindi si indossa un normale reggiseno per lo sport, a fascia o a criss-cross, preferibilmente allacciato davanti. Questo deve essere mantenuto giorno e notte per 30 giorni.
  • Evitare sforzi e attività sportiva, esposizione al sole o fonti di calore secondo indicazione del medico.
  • Evitare assunzione di alcoolici la sera dell’ intervento.
  • Evitare di fumare almeno nei 10 giorni successivi all’intervento o fino alla completa guarigione.
  • Eseguire diligentemente la terapia antibiotica ed altre terapie generali secondo prescrizione.
  • Applicare diligentemente i prodotti per uso locale secondo prescrizione.
  • Segnalare telefonicamente al medico qualsiasi complicazione o effetto indesiderato.
  • La prima medicazione verrà effettuata per rimuovere i drenaggi e la paziente non dovrà rimuovere e/o bagnare la medicazione nella prima settimana. Dopo 7 giorni verranno rimossi i punti di sutura.
  • È consigliabile riposare quanto più possibile nella prima settimana IN POSIZIONE SUPINA.
  • È consigliabile non sollevare le braccia sulla testa per 1 settimana ed evitare qualsiasi sforzo fisico per 2/3 settimane.
  • Docce, bagni saranno consentiti generalmente dopo una settimana. È consigliabile non trattenersi a lungo nella vasca da bagno.
  • Il reggiseno di tipo contenitivo deve essere indossato per circa 3 mesi.

Ritorno al sociale

Le attività lavorative e sociali saranno abbastanza limitate per la prima settimana dopo l’intervento. Se l’attività lavorativa richiederà un sollevamento di pesi o comunque lavori faticosi, potrà essere necessario un periodo di riposo più prolungato.

Per valutare il risultato definitivo dell’ intervento di mastoplastica ci vogliono almeno 3-4 mesi, il tempo necessario perché il seno possa assumere la sua forma più naturale.

Potranno essere riprese le attività sportive dopo 3-6 settimane a seconda della intensità dello sforzo.

La guida dell’ automobile, le normali attività, le faccende domestiche e l’attività sessuale potranno essere riprese dopo 1 settimana.