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Generale |
La chirurgia plastica trova impiego a seguito dell’intervento bariatrico poiché frequentemente quest’ultimo esita in un eccesso di tessuto cutaneo e sottocutaneo.
Si definisce obesità l’eccessivo aumento di peso per abnorme accumulo di tessuto adiposo.
L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccesso di massa adiposa rispetto alla massa magra, in base ai limiti ritenuti normali per età, sesso e statura.
Si parla quindi di obesità quando il peso corporeo supera il peso ideale di una quantità pari almeno al 20% oppure quando l’indice di massa corporea (IMC) è superiore a 30.
Per valutare la percentuale di massa grassa esistono diversi metodi:
– Contando le pieghe della pelle.
– Valutando il loro spessore (plicometria).
– Utilizzando la bioimpedenza (optional sempre più richiesto nelle comuni bilance).
– Utilizzando tecniche sofisticatissime (risonanza magnetica, pesata idrostatica, TAC, BOD POD ecc.).
Una volta raggiunto e mantenuto il peso ideale, il paziente necessita di ridefinire il proprio profilo corporeo (body recontouring).
Il rimodellamento del corpo nei pazienti che hanno avuto un calo ponderale importante richiede un approccio sequenziale, infatti sono necessarie più procedure per ottenere il risultato desiderato.
Possono influire negativamente sul processo di guarigione delle ferite malattie come il diabete, malattie cardiovascolari, oppure l’abitudine al fumo e l’utilizzo della pillola anticoncezionale .
L’età ed il sesso del paziente non influiscono sul buon esito dell’intervento di chirurgia plastica post-bariatica.
Le procedure chirurgiche utilizzate sono:
Il rimodellamento del corpo richiede un approccio sequenziale, frequentemente infatti sono necessarie più procedure per ottenere il risultato desiderato.
Devono essere informati che non esiste alcuna procedura di chirurgia plastica che permette di ottenere un calo ponderale significativo e stabile nel tempo.
Devono essere informati circa i possibili cambiamenti nel profilo del corpo durante la fase di dimagrimento e sulle possibili procedure per correggere queste alterazioni. I pazienti devono essere incoraggiati a raggiungere un peso ottimale consci del fatto che: maggiore è il dimagrimento migliore sarà il risultato raggiunto con gli interventi di chirurgia plastica.
Sono i pazienti candidati agli interventi per il rimodellamento del profilo del corpo. Durante la visita il chirurgo valuterà attentamente la storia clinica del paziente, i precedenti interventi chirurgici, l’anamnesi farmacologica, l’eventuale presenza di allergie e le motivazioni che hanno spinto il paziente verso questa decisione.
Questi tre elementi aiuteranno il paziente a raggiungere l’aspetto desiderato con le procedure meno invasive a disposizione, realizzando in questo modo un’esperienza di reciproca soddisfazione.
Per intraprendere il percorso nella chirurgia ricostruttiva post-bariatica il paziente deve :
L’intervento di chirurgia ricostruttiva post-baritica può comportare:
Può avvenire sia nel corso dell’intervento o nel periodo post-operatorio.
Può talvolta richiedere procedure di emergenza, compresa la possibilità di ricorrere a un nuovo intervento e/o a trasfusioni di sangue.
A partire da 10 giorni prima della data dell’intervento NON si può assumere preparati erboristici e aspirina (che possono causare sanguinamento).
Quando e se si verifica è necessaria una terapia antibiotica.
Talvolta è richiesta una prolungata ospedalizzazione. Può accadere che i pazienti accusino una diminuzione o una alterazione della sensibilità cutanea nei distretti operati.
Tali sensazioni possono scomparire o diventare croniche.
Tipiche irregolarità cutanee possono comparire alla fine delle incisioni chirurgiche. Tali inestetismi possono migliorare con il tempo o richiedere successivamente una correzione chirurgica. Gonfiore e irregolarità della pigmentazione cutanea possono risolversi parzialmente o completamente nel tempo.. Talvolta però sono permanenti.
Aree cutanee in corrispondenza dei margini delle ferite o in prossimità ad essi possono diventare più chiari o più scuri.
Bisogna precisare che, per quanto un bravo Chirurgo Plastico cerchi di nasconderle in zone meno visibili, lo svantaggio di tali procedure porta comunque alla presenza di cicatrici residue.
Una cicatrizzazione abnorme e anomala può interessare sia la cute sia i tessuti sottocutanei e profondi. Talora sono asimmetriche e quindi apparire diverse nei due lati del corpo. Queste condizioni possono richiedere opportuni trattamenti locali o correzione chirurgica.
Taluni pazienti possono presentare differenze anatomiche tra un lato e l’altro del corpo e quindi del tutto indipendenti dalla chirurgia.
È possibile, sebbene non frequentemente, che si sviluppi nella donna un’alterazione apprezzabile del profilo delle piccole, delle grandi labbra e del pube. Tali alterazioni possono richiedere una correzione chirurgica.
Fattori come tono cutaneo, depositi di grasso, prominenze scheletriche e il tono muscolare possono causare asimmetria del profilo corporeo, può quindi risultare un’asimmetria corporea.
Alcune aree dell’addome, dei fianchi, del dorso e dei glutei possono presentare difficoltà riparative. Alcune aree cutanee possono andare incontro a necrosi (morire). Questo può causare ripetute medicazioni e interventi chirurgici per la completa rimozione e bonifica dei tessuti morti.
I fumatori hanno un rischio aumentato di incorrere a perdita cutanea e a complicanze delprocesso di riparazione delle ferite.
Frequentemente si può verificare la raccolta di liquido sieroso tra la cute e la parete addominale, oppure nelle cosce, nei fianchi, nel dorso e nei glutei. I sieromi richiedono specifici trattamenti per essere drenati ed eliminati.
Si può verificare malposizionamento, cicatrizzazione e aspetto non gradevole dell’ombelico. Talvolta si può verificare la totale perdita dell’ombelico.
Risultati insoddisfacenti
Sebbene questa chirurgia ha la aspettativa di avere buoni risultati, non esiste alcuna garanzia e sicurezza che questi risultati possono essere ottenuti. Il paziente può quindi provare insoddisfazione per i risultati di questa chirurgia.
In genere questa insoddisfazione è relativa ai seguenti motivi:
– asimmetria,
– posizionamento, non soddisfacente o molto visibile, delle cicatrici,
– contratture e ripiegamenti cutanei in prossimità della linea di sutura o alla fine delle incisioni cutanee (orecchie di cane),
– difetti di guarigione delle ferite,
– perdità di sensibilità.
Non è sempre possibile correggere o migliorare gli effetti delle cicatrici chirurgiche.
Sono richiesti ulteriori interventi per migliorare eventuali risultati insoddisfacenti.
Possono essere necessari dei piccoli ritocchi per completare il rimodellamento del profilo corporeo nel modo migliore.
C’è infine da ricordare che, qualsiasi sia l’intervento di Chirurgia Plastica al quale il paziente si è sottoposto, è assolutamente controindicata, per almeno 3 mesi, l’esposizione al sole.
Bisogna precisare che, per quanto un bravo Chirurgo Plastico cerchi di nasconderle in zone meno visibili, lo svantaggio di tali procedure porta comunque alla presenza di cicatrici residue.
Tutti questi interventi vengono eseguiti in anestesia generale e prevedono qualche giorno di ricovero.
Nonostante si tratti di interventi “di superficie”, sussistono alcune complicanze quali il sanguinamento e l’infezione della ferita chirurgica.
Al fine di limitare la formazione di ematomi o di raccolte che possano infettarsi, al termine dell’intervento vengono posizionati per qualche giorno dei piccoli drenaggi aspirativi che riducono al minimo la possibilità di queste complicanze.
Nel periodo postoperatorio, le attività personali e lavorative del paziente devono essere evitate o decisamente ridotte. Le medicazioni e i drenaggi non devono essere rimossi sino ad indicazione del proprio chirurgo.